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Intro: Re- / Do6 / Sib7+ / La7 / Re- / Doo6 / Sib7+ / La7
D- C6
Ricordi? Le strade erano piene di quel lucido scirocco
Bb7+ A7
che trasforma una realtà abusata e la rende irreale,
D- C6
sembravano alzarsi le Torri in un largo gesto barocco
Bb7+ C6
e in via dei Giudei volavano velieri, come in un porto canale.
F C/E
Tu, dietro al vetro di un bar impersonale,
Bb/D A/C#
seduto ad un tavolo da poeta francese,
Cdim G/B
con la tua solita faccia aperta ai dubbi
Bbdim F/A
e un po’ di rosso routine dentro al bicchiere;
G#dim E/G#
pensai di entrare, per stare assieme a bere
G-6 A7 A4 A7
e a chiaccherare di nubi.
Ma lei arrivò affrettata, danzando nella rosa
di un abito di percalle che le fasciava i fianchi,
e cominciò a parlare ed ordinò qualcosa,
mentre nel cielo rinnovato correvano le nubi a branchi,
e le lacrime si aggiunsero al latte di quel tè
e le mani disegnavano sogni e certezze,
ma io sapevo come ti sentivi schiacciato
tra lei e quell’altra che non sapevi lasciare,
tra i tuoi due figli, e l’una e l’altra morale;
come sembravi inchiodato.
D- A7
Lei si alzò, con un gesto finale,
D- C7
poi andò via, senza voltarsi indietro
F A7
mentre quel vento la riempiva
Bb C7 F A7
di ricordi impossibili, di confusione e immagini.
D7 G-
Lui restò come chi non sa proprio cosa fare,
E7 A7
cercando ancora chissà quale soluzione,
D- D-7/C G7/B
ma è meglio, poi, un giorno solo da ricordare
Bb E7/B A7
che ricadere in una nuova realtà sempre identica.
Dm7 G/D Dm7 G/D
Ora non so davvero dove lei sia finita,
se ha partorito un figlio o come inventa le sere;
lui abita da solo, e divide la vita
tra il lavoro, versi inutili, e la routine di un bicchiere.
Soffiasse davvero qual vento di scirocco
e arrivasse ogni giorno per spingerci a guardare
dietro la faccia abusata delle cose,
nei labirinti oscuri delle case,
dentro lo specchio segreto di ogni viso,
G-6 A7 D- C6 Bb7+ A7 D-
dentro di noi.
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